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Thomas Hoepker (1936-2024)

Thomas Hoepker

Nasce a Monaco di Baviera il 10 giugno 1936, Comincia a scattare fotografie all’età di 14 anni grazie a una macchina fotografica su lastra donatagli dal nonno Studia Storia dell’Arte e Archeologia a Göttingen e Monaco, ma abbandon gli studi per dedicarsi alla fotografia.

Attivo come fotoreporter per la Münchner Illustrierte (dal 1960) e per la rivista Kristall (fino al 1963), con numerosi viaggi internazionali. Nel 1963 realizza un reportage on the road negli Stati Uniti, in stile “Heartland”, pubblicato da    Kristall in diverse puntate.

Dal 1964 è fotografo per Stern e nel medesimo anno Magnum inizia a distribuire il suo archivio fotografico. Nel 1966 realizza il celebre servizio sul pugile Muhammad Ali, regalando immagini iconiche, tra cui una di Ali che salta sopra un ponte in Chicago.

Nel 1972 lavora come cameraman e produttore di film documentari per la televisione tedesca;   dal 1974 collabora con la giornalista Eva Windmöller (allora sua moglie), prima in Germania Est e successivamente a New York. Dal 1976 si trasferisce a New York come corrispondente per Stern e dal 1978 al 1981 è direttore della fotografia per l’edizione americana di Geo, tra il 1987 e il 1989 è art director di Stern ad Amburgo.

Diventa il primo tedesco a entrare come membro a pieno titolo in Magnum Photography Agency nel 1989; in seguito ne sarà vicepresidente (1992–1995) e presidente (2003–2006).

Acclamato anche come editor visionario: il suo contributo creò layout memorabili (come quelli di Alex Webb), dimostrando capacità di valorizzazione del lavoro dei colleghi.

11 settembre 2001: scatta una delle fotografie più discusse del conflitto moderno, ritraendo giovani rilassati lungo il fiume a Brooklyn con lo sfondo delle Torri Gemelle in fiamme. Pubblicata solo nel 2006, divenne una potente metafora dei tempi.

Realizzò inoltre ritratti memorabili di Andy Warhol, Jasper Johns e Christo nei loro studi.

Nel 2017 riceve una diagnosi di Alzheimer. Per realizzare un sogno, intraprende un nuovo road trip negli Stati Uniti con la moglie Christine Kruchen, accompagnato da un team di documentaristi, risultando nel film Dear Memories (2022) e nell’autobiografia fotografica The Way It Was (Road Trips USA).

Nel 2023 pubblica Italia, un volume contenente migliaia di negativi in bianco e nero scattati alla fine degli anni ’50 durante un suo reportage nel Bel Paese.

Thomas Hoepker è stato un maestro del fotogiornalismo umanista, capace di raccontare la realtà attraverso immagini profonde, empatiche e visivamente eleganti. La sua eredità — dai ritratti di Ali alla controversa immagine dell’11 settembre, fino ai road trip finali — continua a ispirare la fotografia contemporanea, muore serenamente il 10 luglio 2024 a Santiago del Cile, all’età di 88 anni, circondato dalla famiglia.

Fonte e link utili: https://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Hoepker

Le opere

Asian Street view (ca 1980)

di Thomas Hoepker (1936-2024)

300,00

Thomas Hoepker (1936-2024)

Thomas Hoepker

Nasce a Monaco di Baviera il 10 giugno 1936, Comincia a scattare fotografie all’età di 14 anni grazie a una macchina fotografica su lastra donatagli dal nonno Studia Storia dell’Arte e Archeologia a Göttingen e Monaco, ma abbandon gli studi per dedicarsi alla fotografia.

Attivo come fotoreporter per la Münchner Illustrierte (dal 1960) e per la rivista Kristall (fino al 1963), con numerosi viaggi internazionali. Nel 1963 realizza un reportage on the road negli Stati Uniti, in stile “Heartland”, pubblicato da    Kristall in diverse puntate.

Dal 1964 è fotografo per Stern e nel medesimo anno Magnum inizia a distribuire il suo archivio fotografico. Nel 1966 realizza il celebre servizio sul pugile Muhammad Ali, regalando immagini iconiche, tra cui una di Ali che salta sopra un ponte in Chicago.

Nel 1972 lavora come cameraman e produttore di film documentari per la televisione tedesca;   dal 1974 collabora con la giornalista Eva Windmöller (allora sua moglie), prima in Germania Est e successivamente a New York. Dal 1976 si trasferisce a New York come corrispondente per Stern e dal 1978 al 1981 è direttore della fotografia per l’edizione americana di Geo, tra il 1987 e il 1989 è art director di Stern ad Amburgo.

Diventa il primo tedesco a entrare come membro a pieno titolo in Magnum Photography Agency nel 1989; in seguito ne sarà vicepresidente (1992–1995) e presidente (2003–2006).

Acclamato anche come editor visionario: il suo contributo creò layout memorabili (come quelli di Alex Webb), dimostrando capacità di valorizzazione del lavoro dei colleghi.

11 settembre 2001: scatta una delle fotografie più discusse del conflitto moderno, ritraendo giovani rilassati lungo il fiume a Brooklyn con lo sfondo delle Torri Gemelle in fiamme. Pubblicata solo nel 2006, divenne una potente metafora dei tempi.

Realizzò inoltre ritratti memorabili di Andy Warhol, Jasper Johns e Christo nei loro studi.

Nel 2017 riceve una diagnosi di Alzheimer. Per realizzare un sogno, intraprende un nuovo road trip negli Stati Uniti con la moglie Christine Kruchen, accompagnato da un team di documentaristi, risultando nel film Dear Memories (2022) e nell’autobiografia fotografica The Way It Was (Road Trips USA).

Nel 2023 pubblica Italia, un volume contenente migliaia di negativi in bianco e nero scattati alla fine degli anni ’50 durante un suo reportage nel Bel Paese.

Thomas Hoepker è stato un maestro del fotogiornalismo umanista, capace di raccontare la realtà attraverso immagini profonde, empatiche e visivamente eleganti. La sua eredità — dai ritratti di Ali alla controversa immagine dell’11 settembre, fino ai road trip finali — continua a ispirare la fotografia contemporanea, muore serenamente il 10 luglio 2024 a Santiago del Cile, all’età di 88 anni, circondato dalla famiglia.

Fonte e link utili: https://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Hoepker

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