Maurits Cornelis Escher (1898–1972) è stato un incisore, artista grafico e matematico olandese, celebre per le sue opere che esplorano prospettive impossibili, tassellazioni e concetti geometrici complessi.
Nato a Leeuwarden, nei Paesi Bassi, Escher studiò brevemente architettura, ma si dedicò presto alle arti grafiche. I suoi viaggi in Italia, in particolare in luoghi come la Costiera Amalfitana e la Sicilia, influenzarono profondamente il suo stile, ispirandolo a creare paesaggi surreali e strutture architettoniche immaginifiche.
Le sue opere più famose, come “Relativity”, “Ascending and Descending” e “Metamorphosis”, giocano con illusioni ottiche e trasformazioni continue, spesso sfidando le leggi della fisica e della logica. Sebbene non fosse un matematico di formazione, i suoi lavori hanno affascinato e ispirato generazioni di matematici per l’uso creativo di simmetrie, geometrie non euclidee e concetti come l’infinito.
Escher morì nel 1972 a Laren, lasciando un’eredità duratura nel mondo dell’arte e della matematica.
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