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Mario Tursi (1929-2008)


Mario Tursi nasce a Roma il 9 agosto 1929 in una famiglia già immersa nel mondo della fotografia: suo padre era fotoincisore e sua madre fotografa e responsabile di laboratori fotografici.
Iniziò fin da giovane a maneggiare la macchina fotografica, facendo il suo apprendistato tra il 1943 e il 1944 come fotografo di strada presso lo Studio Lombardini. Dopo la Liberazione, fu assunto da Felice Giordani, fotografo ufficiale del Vaticano, per un paio d’anni. Nel 1948 entrò nell’agenzia VEDO (Visioni Editoriali Diffuse Ovunque), diretta da Adolfo Porry Pastoret, dove divenne fotoreporter e collaborò anche con l’Associated Press.


Nel 1956 prese in gestione l’agenzia VEDO. Fu durante quel periodo che iniziò a frequentare i set cinematografici, dapprima sporadicamente, poi sempre più regolarmente. Il suo debutto ufficiale come fotografo di scena avvenne nel 1962 sul set di Mare Matto di Renato Castellani, seguito due anni dopo da Let’s Talk About Men di Lina Wertmüller .
Nel 1965 chiuse l’agenzia VEDO per dedicarsi completamente alla fotografia di scena. Il regista Luchino Visconti lo volle come fotografo per tutti i suoi ultimi film, consacrandolo come una figura di riferimento in quel campo.
Da allora, Tursi collaborò con molti tra i più importanti registi italiani, tra cui Pier Paolo Pasolini, Elio Petri, Francesco Rosi, Alberto Lattuada e Ettore Scola, oltre ai giovani talenti Giuseppe Bertolucci, Massimo Troisi e Roberto Benigni. A livello internazionale, fu chiamato per produzioni come Il Nome della Rosa (Jean‑Jacques Annaud), Pirates (Roman Polanski), The Last Temptation of Christ (Martin Scorsese) e Il Cavaliere sulla Luna (Jean-Paul Rappeneau)

Riconoscimenti
Nel 1979 ottenne una menzione speciale per le sue fotografie al Key Art Awards de The Hollywood Reporter per il film Stay as You Are. Dieci anni dopo, nel 1989, ricevette il Grand Prix di cinematografia a Cannes per le immagini scattate su The Last Temptation of Christ .

Negli anni successivi, continuò a documentare le produzioni cinematografiche di Scorsese (Kundun), Herskovits (Dangerous Beauty), Hoffman (A Midsummer Night’s Dream), Taymor (Titus) e Mostow (U‑571). Il suo ultimo lavoro fu l’intera documentazione del set di Gangs of New York (Martin Scorsese) .

Tursi morì a Roma il 1° settembre 2008. È considerato uno dei più grandi fotografi di scena del cinema italiano

Fonte e link utili: https://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/autori/14432

Le opere

Pasolini sul set del Film Decameron (1971)

di Mario Tursi (1929-2008)

500,00

Mario Tursi (1929-2008)


Mario Tursi nasce a Roma il 9 agosto 1929 in una famiglia già immersa nel mondo della fotografia: suo padre era fotoincisore e sua madre fotografa e responsabile di laboratori fotografici.
Iniziò fin da giovane a maneggiare la macchina fotografica, facendo il suo apprendistato tra il 1943 e il 1944 come fotografo di strada presso lo Studio Lombardini. Dopo la Liberazione, fu assunto da Felice Giordani, fotografo ufficiale del Vaticano, per un paio d’anni. Nel 1948 entrò nell’agenzia VEDO (Visioni Editoriali Diffuse Ovunque), diretta da Adolfo Porry Pastoret, dove divenne fotoreporter e collaborò anche con l’Associated Press.


Nel 1956 prese in gestione l’agenzia VEDO. Fu durante quel periodo che iniziò a frequentare i set cinematografici, dapprima sporadicamente, poi sempre più regolarmente. Il suo debutto ufficiale come fotografo di scena avvenne nel 1962 sul set di Mare Matto di Renato Castellani, seguito due anni dopo da Let’s Talk About Men di Lina Wertmüller .
Nel 1965 chiuse l’agenzia VEDO per dedicarsi completamente alla fotografia di scena. Il regista Luchino Visconti lo volle come fotografo per tutti i suoi ultimi film, consacrandolo come una figura di riferimento in quel campo.
Da allora, Tursi collaborò con molti tra i più importanti registi italiani, tra cui Pier Paolo Pasolini, Elio Petri, Francesco Rosi, Alberto Lattuada e Ettore Scola, oltre ai giovani talenti Giuseppe Bertolucci, Massimo Troisi e Roberto Benigni. A livello internazionale, fu chiamato per produzioni come Il Nome della Rosa (Jean‑Jacques Annaud), Pirates (Roman Polanski), The Last Temptation of Christ (Martin Scorsese) e Il Cavaliere sulla Luna (Jean-Paul Rappeneau)

Riconoscimenti
Nel 1979 ottenne una menzione speciale per le sue fotografie al Key Art Awards de The Hollywood Reporter per il film Stay as You Are. Dieci anni dopo, nel 1989, ricevette il Grand Prix di cinematografia a Cannes per le immagini scattate su The Last Temptation of Christ .

Negli anni successivi, continuò a documentare le produzioni cinematografiche di Scorsese (Kundun), Herskovits (Dangerous Beauty), Hoffman (A Midsummer Night’s Dream), Taymor (Titus) e Mostow (U‑571). Il suo ultimo lavoro fu l’intera documentazione del set di Gangs of New York (Martin Scorsese) .

Tursi morì a Roma il 1° settembre 2008. È considerato uno dei più grandi fotografi di scena del cinema italiano

Fonte e link utili: https://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/autori/14432

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