Malick Sidibé è stato un fotografo maliano celebre per i suoi ritratti in bianco e nero e per aver documentato la vita giovanile e la cultura popolare del Mali negli anni successivi all’indipendenza. Conosciuto come “l’occhio di Bamako”, ha saputo catturare lo spirito di un’Africa moderna, libera
Malick Sidibé nacque nel 1935 a Soloba, un villaggio nella regione di Kaye, in Mali (allora Africa Occidentale Francese). Studiò arte presso l’École des Arts de Bamako, dove si specializzò nel disegno. Nel 1955 iniziò a lavorare come apprendista nello studio del fotografo francese Gérard Guillat-Guignard, detto “Gégé la Pellicule”. Qui apprese le tecniche della fotografia e cominciò a sviluppare un proprio stile.
Nel 1962 aprì il proprio studio fotografico, Studio Malick, nel quartiere di Bagadadji a Bamako, capitale del Mali. Siamo in un momento storico cruciale: il Mali si era appena liberato dal dominio coloniale francese (indipendenza nel 1960), e si respirava un’aria di entusiasmo, orgoglio e cambiamento.
Sidibé si specializzò in ritratti in studio e reportage di feste giovanili, fotografando i ragazzi e le ragazze della città mentre ballavano, si divertivano, si vestivano alla moda e affermavano una nuova identità culturale africana, moderna e cosmopolita.
Le sue immagini sono vitali, gioiose, eleganti, e hanno contribuito a rompere gli stereotipi sull’Africa, mostrando una generazione urbana piena di stile e consapevole della propria modernità.
Nonostante il successo locale, il lavoro di Sidibé fu riscoperto e valorizzato a livello internazionale solo negli anni ’90, quando il mondo dell’arte cominciò a interessarsi alla fotografia africana.
Negli anni successivi, fu protagonista di mostre nei principali musei e festival fotografici del mondo, tra cui:
- Biennale di Venezia,
- Fondation Cartier (Parigi),
- Museum of Modern Art (New York),
- Rencontres de la Photographie Africaine (Bamako).
Sidibé ricevette numerosi premi, tra cui: Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia (2007) – primo fotografo a riceverlo, Hasselblad Award (2003), uno dei massimi riconoscimenti internazionali per la fotografia, Infinity Award (2000) dell’ICP di New York.
Malick Sidibé è morto il 14 aprile 2016 a Bamako, all’età di circa 81 anni. È oggi considerato un pioniere della fotografia africana, un maestro della ritrattistica e un testimone unico della trasformazione culturale dell’Africa post-coloniale.
Sidibé è spesso accostato ad altri grandi fotografi africani come Seydou Keïta (suo contemporaneo e concittadino), ma si distingue per il tono più dinamico, giovane e disinvolto dei suoi lavori.
Le sue foto sono uno straordinario archivio visivo di un’Africa urbana degli anni ’60 e ’70, inedita, piena di gioia, eleganza e voglia di vivere.
Una citazione di Malick: “La gioia è una delle cose più importanti della vita. Se riesci a catturarla in una fotografia, allora hai fatto un buon lavoro.”
Fonte e link utili: https://it.wikipedia.org/wiki/Malick_Sidib%C3%A9