nei pressi di Berna
A partire dal 1948, acquistò fama internazionale per i suoi ritratti di artisti come Alberto Giacometti, Pablo Picasso, Marc Chagall, Mark Rothko, Yehudi
Si inserì nel gruppo del “Kollegium Schweizer Photographen”, insieme a nomi come Werner Bischof, Werner Läubli, Gotthard Schuh, Jakob Tuggener, Robert Frank e Paul Senn 1951
Tra il 1957 e il 1959 lavorò in Pakistan come esperto di cinema e fotografia per conto dell’UNESCO.
Negli anni ’60 realizzò servizi fotografici e filmati per importanti industrie italiane, tra cui Italsider, Fiat, Acciaierie Falck , collaborò con l’art director Eugenio Carmi
Nel 1959 pubblicò il libro fotografico Immagine di una fabbrica, Italsider Genova.
Il film “L’uomo, il fuoco, il ferro” gli valse la medaglia d’oro a Venezia nel 1962
Per oltre vent’anni (1961‑1986) fu fotografo per la Swissair, contribuendo alla rivista Swissair Gazette con reportage su destinazioni in Europa, Americhe e Asia
Le sue fotografie sono state esposte a Parigi, Mosca, Los Angeles, San Francisco, New York, Monaco e nei musei svizzeri, incluso il Kunstmuseum di Berna.
Kurt Blum è stato un protagonista della fotografia svizzera contemporanea, noto per i suoi intensi ritratti di artisti, il suo lavoro nel documentario industriale e fotografico, e il suo impegno nella diffusione della fotografia come forma d’arte. Premio della critica, instancabile sperimentatore tra attrezzatura fotografica e pellicole, ha lasciato un patrimonio duraturo che attraversa cultura, industria e memoria visiva del Novecento.