Nato nel 1945 a Bruxelles e cresciuto ad Amsterdam, riceve la sua prima macchina fotografica a 13 anni. A 16 anni abbandona la scuola per un tirocinio con il ritrattista Philip Mechanicus, imparando a lavorare in scarse condizioni di luce e sviluppando un raffinato stile in bianco e nero. Dal 1969 al 1983 lavora da freelance per riviste musicali come Oor, documentando concerti, ritratti in studio e conferenze stampa di leggende del rock: David Bowie, Rolling Stones, Patti Smith, Neil Young, ABBA, Zappa e molti altri
Le sue immagini rivelano l’essenza umana dietro le star: ritratti naturali e spontanei, spesso intensi e rilassati, affiancati da scatti dal vivo ricchi di energia. Hanekroot cerca quel momento fugace in cui luce, composizione ed espressività convergono in una “magia” visiva . Dopo essersi ritirato dalla fotografia professionale nel 1983, si dedica all’imprenditoria e solo intorno al 2005 inizia a digitalizzare i suoi archivi. Nel 2008 pubblica il suo primo libro Abba…Zappa Seventies Rock Photography, che dà il via a una rinascita fotografica con mostre in città come Parigi, Londra, Mosca, Tokyo, Hong Kong, Amsterdam, Francoforte
Ha firmato diverse monografie su artisti specifici come Rolling Stones, David Bowie, Bob Marley e Lou Reed. I suoi scatti vintage sono esposti in contesti internazionali.
Gijsbert Hanekroot è un punto di riferimento nella fotografia rock degli anni ’70: in grado di catturare l’intimità e l’essenza dei protagonisti musicali di un’epoca irripetibile. La sua estetica in bianco e nero, insieme alla sensibilità con cui coglie il “dietro le quinte”, ha trasformato i suoi archivi in autentici testimoni visivi di una rivoluzione culturale.
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