Gabriele Basilico nasce a Milano nel 1944. Inizialmente si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1973, ma già negli anni precedenti aveva iniziato a interessarsi alla fotografia, attività che sarebbe presto diventata la sua vocazione principale. Inizialmente lavora come fotografo di reportage, ma a partire dalla metà degli anni ’70 il suo interesse si sposta sempre più verso la documentazione del paesaggio urbano e delle trasformazioni del territorio.
Basilico è considerato uno dei massimi esponenti della cosiddetta “scuola italiana di fotografia di paesaggio”, sviluppatasi tra gli anni ’70 e ’80. Il suo stile è analitico, rigoroso, architettonico, con una forte attenzione alla composizione e all’uso della luce.
I suoi soggetti principali sono: le città e la loro evoluzione nel tempo, Le periferie industriali,
Le architetture moderne e storiche, il rapporto tra spazio costruito e paesaggio.
Tra i lavori più importanti di Gabriele Basilico ci sono:
- “Milano. Ritratti di fabbriche” (1978-80): una delle sue opere più celebri, che documenta le aree industriali dismesse della città di Milano, diventata un’icona della fotografia industriale.
- Mission Photographique de la DATAR (Francia, 1984-85): importante commessa pubblica francese per documentare il paesaggio nazionale. Basilico fu uno dei pochi fotografi stranieri invitati a partecipare.
- “Beirut 1991”: reportage realizzato poco dopo la fine della guerra civile libanese, che mostra una città devastata ma ancora viva. Questo lavoro fu molto apprezzato per la sua capacità di unire documentazione e poesia visiva.
- Fotografie di città internazionali: tra cui Berlino, Lisbona, Mosca, San Francisco, Shanghai, documentando le trasformazioni urbane globali.
Basilico ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali per la sua carriera. Le sue fotografie sono esposte in musei, gallerie e collezioni private in tutto il mondo.
Dopo la sua morte nel 2013, è stata istituita la Fondazione Gabriele Basilico, che si occupa della conservazione, promozione e valorizzazione del suo archivio e del suo pensiero artistico.
Gabriele Basilico ha ridefinito il modo di rappresentare lo spazio urbano attraverso la fotografia. Il suo approccio metodico e il suo sguardo riflessivo hanno contribuito a una nuova consapevolezza del paesaggio contemporaneo come forma culturale da osservare, studiare e raccontare.
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