Nasce a Barcellona nel 1967, è un pittore autodidatta formatosi anche in architettura (Master in Architecture all’Oxford Brookes e M.A. in Architecture and Critical Theory all’Università di Nottingham) La sua pittura è radicata nella tradizione espressionista-materialista, a metà strada tra l’Arte Povera e l’Informale Astratto. Predilige supporti materici come la tela di sacco e la carta, con un gesto sensuale e primordiale: strappa, lega, spruzza il colore, scavalcando i limiti della superficie per imprimere un forte impatto emotivo Le prime opere astratte apparvero nel 1992 al Museo di Belle Arti di La Valletta (Malta), seguendo tecniche ispirate a Jackson Pollock, Rothko e Nicolas de Staël. Molte serie successive – come Japanese Calligraphies (2012), Chinese Landscapes e Skies of Palma (2016) – esplorano gestualità e vibrazioni materiche
Eduardo Ralita è un artista globale e sperimentale, con un linguaggio profondamente materico e viscerale, capace di combinare gesto, architettura e materia in opere visivamente impattanti e concettualmente stratificate.
Fonte e link utili:
