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Celestino Degoix (1820-1902)

Nato a Ponce Antoine a Mer nella Vallata della Loira, si trasferisce prima a Nizza e poi definitivamente a Genova nel 1855. A Genova associò con François Constant Hodcend per aprire uno studio fotografico (via Sainte Catherine 9), brevetto reale datato 21 aprile 1862. L’associazione cessò intorno al 1864, e Degoix stabilì uno studio personale in via Carlo Felice 10, si dedica al ritratto e alle scene di genere. tra il 1860 e il 1890, Degoix divenne noto come fotografo della città, dando particolare rilievo a panorami urbani e all’architettura, e lavorando anche come fotografo del Museo di Storia Naturale di Genova con interessi in fotografia entomologica verso il 1875 Fu presente alla prima esposizione italiana di fotografia, tenutasi a Firenze nel 1887, contribuendo con le sue opere.

Opere e Conservazione

Le sue immagini sono presenti in istituzioni come il Fonds Fratelli Alinari (Firenze), il Rijksmuseum di Amsterdam e la Bibliothèque nationale de France a Parigi

 Il Getty Museum di Los Angeles conserva sue stampe su carta albuminica, tra cui una serie del “Panorama del Porto di Genova” del periodo 1870–1890

Altra stampe all’albumina si trovano nel Castello Sforzesco di Milano, nel suo archivio fotografico, con opere che spaziano dai ritratti militari a soggetti architettonici .

Animato da un interesse per la naturalistica, realizzò scatti come “Visitors Entering the Caves of Villa Pallavicini, Pegli” (ca. 1880), oggi reperibile nel Public Domain Image Archive e originariamente conservato al Rijksmuseum . In generale, le sue fotografie sono presenti nei cataloghi del patrimonio culturale italiano, comprese le collezioni del Cimitero monumentale di Staglieno e monumenti funerari di altri autori dove Degoix ha realizzato riprese fotografiche

Fonte e link utili:

Catalogo Beni Culturali, Wikipedia

Le opere

Genova, Palazzo Doria, sala Interna (1870)

di Celestino Degoix (1820-1902)

80,00

Genova, Palazzo Università, Il Cortile. (1870)

di Celestino Degoix (1820-1902)

80,00

Genova, Cortile del Palazzo Podestà (1870)

di Celestino Degoix (1820-1902)

120,00

Genova Chiesa di Carignano (1870)

di Celestino Degoix (1820-1902)

100,00

Genova, Panorama di Pegli (1870)

di Celestino Degoix (1820-1902)

80,00

Genova, Panorama del Porto con la Lanterna e la Caserma di San Benigno. (1870)

di Celestino Degoix (1820-1902)

180,00

Genova, Interno della Chiesa della Nunziata (1870)

di Celestino Degoix (1820-1902)

80,00

Genova, Via Giuseppe Garibaldi, Strada Nuova. (1870)

di Celestino Degoix (1820-1902)

100,00

Genova, Villa del Principe Ammiraglio Andrea Doria (1870)

di Celestino Degoix (1820-1902)

120,00

Celestino Degoix (1820-1902)

Nato a Ponce Antoine a Mer nella Vallata della Loira, si trasferisce prima a Nizza e poi definitivamente a Genova nel 1855. A Genova associò con François Constant Hodcend per aprire uno studio fotografico (via Sainte Catherine 9), brevetto reale datato 21 aprile 1862. L’associazione cessò intorno al 1864, e Degoix stabilì uno studio personale in via Carlo Felice 10, si dedica al ritratto e alle scene di genere. tra il 1860 e il 1890, Degoix divenne noto come fotografo della città, dando particolare rilievo a panorami urbani e all’architettura, e lavorando anche come fotografo del Museo di Storia Naturale di Genova con interessi in fotografia entomologica verso il 1875 Fu presente alla prima esposizione italiana di fotografia, tenutasi a Firenze nel 1887, contribuendo con le sue opere.

Opere e Conservazione

Le sue immagini sono presenti in istituzioni come il Fonds Fratelli Alinari (Firenze), il Rijksmuseum di Amsterdam e la Bibliothèque nationale de France a Parigi

 Il Getty Museum di Los Angeles conserva sue stampe su carta albuminica, tra cui una serie del “Panorama del Porto di Genova” del periodo 1870–1890

Altra stampe all’albumina si trovano nel Castello Sforzesco di Milano, nel suo archivio fotografico, con opere che spaziano dai ritratti militari a soggetti architettonici .

Animato da un interesse per la naturalistica, realizzò scatti come “Visitors Entering the Caves of Villa Pallavicini, Pegli” (ca. 1880), oggi reperibile nel Public Domain Image Archive e originariamente conservato al Rijksmuseum . In generale, le sue fotografie sono presenti nei cataloghi del patrimonio culturale italiano, comprese le collezioni del Cimitero monumentale di Staglieno e monumenti funerari di altri autori dove Degoix ha realizzato riprese fotografiche

Fonte e link utili:

Catalogo Beni Culturali, Wikipedia

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