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Athos Faccincani

Athos Faccincani nasce a Peschiera del Garda (Verona) il 29 gennaio 1951. Fin da bambino si dedica con passione al disegno e alla pittura — tanto che lo deve fare in segreto, in cantina, perché la madre non vedeva di buon occhio l’attività artistica.
Dopo il diploma, rifiuta un impiego in banca per dedicarsi completamente all’arte.

Nei primi anni di attività (fine anni ’60 – inizio anni ’70) sviluppa uno stile espressionista: ritratti di figure sofferenti, l’emarginazione, carceri, ospedali psichiatrici diventano soggetti della sua pittura.

Alla fine degli anni ‘70 riceve una commissione importante: una mostra sul tema della Resistenza, che lo porta all’attenzione nazionale.

In quell’occasione, il Presidente della Repubblica dell’epoca, Sandro Pertini, visita le sue personali e lo nomina Cavaliere della Repubblica.

Dopo questo riconoscimento, attraversa un momento interiore difficile: un periodo di crisi che porta a un’interruzione della pittura per circa un anno.

Dalla crisi emerge una nuova fase artistica: abbandona la palette cupa e i soggetti di sofferenza per avvicinarsi al paesaggio, alla luce, al colore puro. Il sole, la natura rigogliosa, i fiori diventano protagonisti. Questo nuovo linguaggio lo fa spesso accostare all’impressionismo rivisitato.

Il tema ricorrente è la luce: «il sole alto», il colore acceso, la natura generosa.

Le opere sono figurative, accessibili, evocative di gioia e serenità, pur mantenendo in alcuni angoli un residuo dell’ombra della sua prima fase.

Ha esposto in Italia e all’estero (Londra, Parigi, New York, Tokyo, Montecarlo…) e ha ricevuto numerosi premi, tra cui il “Personalità Europea” a Roma.

Il suo percorso lo rende un pittore “popolare” nel senso migliore del termine: capace di parlare al grande pubblico con sincerità ed emozione.

Fonte e link utili:

https://www.athosfaccincani.it

Le opere

“Ammirando Portofino tra mille fiori”

di Athos Faccincani

400,00

Athos Faccincani

Athos Faccincani nasce a Peschiera del Garda (Verona) il 29 gennaio 1951. Fin da bambino si dedica con passione al disegno e alla pittura — tanto che lo deve fare in segreto, in cantina, perché la madre non vedeva di buon occhio l’attività artistica.
Dopo il diploma, rifiuta un impiego in banca per dedicarsi completamente all’arte.

Nei primi anni di attività (fine anni ’60 – inizio anni ’70) sviluppa uno stile espressionista: ritratti di figure sofferenti, l’emarginazione, carceri, ospedali psichiatrici diventano soggetti della sua pittura.

Alla fine degli anni ‘70 riceve una commissione importante: una mostra sul tema della Resistenza, che lo porta all’attenzione nazionale.

In quell’occasione, il Presidente della Repubblica dell’epoca, Sandro Pertini, visita le sue personali e lo nomina Cavaliere della Repubblica.

Dopo questo riconoscimento, attraversa un momento interiore difficile: un periodo di crisi che porta a un’interruzione della pittura per circa un anno.

Dalla crisi emerge una nuova fase artistica: abbandona la palette cupa e i soggetti di sofferenza per avvicinarsi al paesaggio, alla luce, al colore puro. Il sole, la natura rigogliosa, i fiori diventano protagonisti. Questo nuovo linguaggio lo fa spesso accostare all’impressionismo rivisitato.

Il tema ricorrente è la luce: «il sole alto», il colore acceso, la natura generosa.

Le opere sono figurative, accessibili, evocative di gioia e serenità, pur mantenendo in alcuni angoli un residuo dell’ombra della sua prima fase.

Ha esposto in Italia e all’estero (Londra, Parigi, New York, Tokyo, Montecarlo…) e ha ricevuto numerosi premi, tra cui il “Personalità Europea” a Roma.

Il suo percorso lo rende un pittore “popolare” nel senso migliore del termine: capace di parlare al grande pubblico con sincerità ed emozione.

Fonte e link utili:

https://www.athosfaccincani.it

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